Egregi Forconi, gentili Forcone, innanzitutto mi presento. Ho 33 anni, sono laureato e faccio lavori improbabili e per nulla sicuri: com’è ovvio, sono troppo indaffarato a sopravvivere nel presente per riuscire ad immaginare uno straccio di futuro lievemente stabile per me e per la mia generazione. Provengo dalla più classica famiglia operaia italiana, quella in cui i genitori a costo di enormi sacrifici non hanno mai fatto mancare niente ai propri figli.
Quando giornali nazionali dedicano speciali al presunto rapporto tra vaccini e autismo o ai vaneggiamenti del santone che propone la panacea di turno; quando si registrano scivoloni gravissimi anche in periodici di tutto rispetto e nelle trasmissioni televisive “impegnate”; quando una banale operazione di fact-checking rivela una realtà ben diversa rispetto a quella che titoli sbattuti in prima pagina sembrano adombrare… è in questi casi che si deve dedurre che in Italia abbiamo un problema. Grave. Comunichiamo pseudoscienza chiamandola scienza, scambiamo il sensazionalismo per informazione, chiamiamo la diffusione di bufale giornalismo, anzi, “giornalismo scientifico d’inchiesta”.
L’8 Dicembre si avvicina celermente, il fermento nel Partito Democratico cresce di pari passo, il suo destino pare ormai pronto a compiersi. No, non è l’alba di un’epocale battaglia, è solo la road map verso le primarie democratiche. Sono quattro gli aspiranti candidati al ruolo di segretario di quello che, nonostante scandali, litigi perenni, equivoche e contraddittorie prese di posizioni, pare ancora essere il primo partito italiano.
In questi giorni si sono celebrate, come ogni anno ormai da 112 anni, le cerimonie di assegnazione del premio più prestigioso nel campo della fisica, medicina, chimica, letteratura, economia e pace, ovvero il premio Nobel. Come molti sapranno, la fondazione di questo premio trae origine dalla generosità dell’imprenditore e chimico svedese Alfred Nobel, che volle lasciare in eredità il suo ingente patrimonio sotto forma di cospicui premi in denaro. Ma quello che molti non sanno è che c'è una parte d'Italia anche nel famoso premio Nobel
Erick Priebke nell'ultimo insulto prima della sua morte, ha minimizzato i campi di concentramento e le responsabilità del nazismo, affermando, se mai ce ne fosse stato il dubbio, di "non essersi mai pentito di ciò che ha fatto". Il tutto nel suo testamento.
Priebke, morto a Roma ieri, 11 ottobre, è stato il gerarca nazista colpevole di aver ucciso per pura ritorsione centinaia di italiani nelle Fosse Ardeatine seguendo solertemente gli ordini folli che volevano che un nazista ucciso valesse almeno la morte di dieci italiani innocenti.
Ma sì, diciamolo: in questa settimana, il meno gesuita è stato il Papa gesuita. Subito dopo di lui, Berlusconi. Con lui, in fondo, siamo stati ingenerosi: tutte queste polemiche sulle sue giravolte sono pretestuose.
Torna Fuori Tempi, il podcast di approfondimento politico settimanale, a cura del nostro direttore editoriale Paolo Perini, in collaborazione con Italian podcast network.
Poniamo che Steve Jobs sia nato in Italia. Si chiama Stefano Lavori. Non va all’università, è uno smanettone. Ha un amico che si chiama Stefano Vozzini.
Sono due appassionati di tecnologia. I due hanno una idea: un computer innovativo. Ma non hanno i soldi per comprare i pezzi e assemblarlo.
La sentenza passata in giudicato che vede l'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi condannato in via definitiva per frode fiscale ha fatto molto discutere. In questa sede ci limitiamo ad analizzare e spiegare i fatti e non a dare interpretazioni, lasciandole ai lettori. Negli ultimi giorni la vicenda si è arricchita di elementi nuovi, tali da necessitare una più attenta ricostruzione dei fatti. Condanna, ineleggibilità e agibilità politica sono tre cose ben distinte che proveremo a chiarire. Berlusconi inoltre potrebbe addirittura richiedere la Grazia presidenziale, nonostante sia stato condannato per aver truffato lo Stato. Ne parliamo diffusamente perché al contrario di quel che pensa la maggioranza dei cittadini la vicenda Berlusconi riguarda tutti noi, le nostre tasche e i nostri diritti.
Esclusi in modo categorico gli Eurobond e ogni forma di mutualizzazione del debito (come ampiamente previsto), escluso ogni tipo di intervento a fondo perduto. No, il Recovery Fund non sarà composto da sovvenzioni a fondo perduto, altrimenti sarebbe stato approvato oggi stesso.
Il 25 Aprile è purtroppo una festa che ancora oggi divide invece di unire, lo si deve alla nostra storia patria travagliata ma anche e soprattutto al secondo dopoguerra.
L'iniziativa “Vaccini tra paure e realtà” promossa dall'associazione ‘Minerva Associazione di Divulgazione” e dal blog ‘Bufale un tanto al chilo’, si terrà sabato 21 Marzo alle ore 20.45 presso lasala sala consigliare Cenerini del quartiere Saragozza. Noi de ilbolognino.info segnaliamo ...
Paolo Perini, in collaborazione con Ipn e ilbolognino.info, con questa ultima puntata salutano gli appassionati e gli ascoltatori cogliendo l’occasione per una breve analisi dei fatti politici più importanti che abbiamo seguito in questa Quarta stagione di Fuori Tempi, a cavallo tra la seconda parte del 2014 e il 2015.
Ho scelto per voi di ricordare e di approfondire, come ...