La difficile questione sui diritti di sessualità e procreazione femminili continua a rimanere irrisolta nel nostro Paese e con la sempre maggiore diffusione di ginecologi obiettori - obiettori per lo più sulla carta, disponibilissimi a qualsiasi intervento nella loro pratica privata - per una donna che decida di abortire in sicurezza l'iter da seguire è sempre meno praticabile.
E' un “No” deciso quello del parlamento sulle Quote Rosa; celato da un voto segreto che spacca in due un governo abbastanza ambizioso da affrontare un problema difficile come la parità di genere, ma non saggio abbastanza da azzeccare il modus operandi per la soluzione reale del problema.
Anche quest’anno come da qualche anno a questa parte, mi arriva via Facebook la solita lettera di “sensibilizzazione” per la lotta al cancro al seno e mi viene proposto il giochino che da qualche anno va per la maggiore sui social network.
Ci risiamo, esce una nuova campagna di moda e ciò che più interessa di essa non sono i vestiti, le scarpe, le borse ma la magrezza dell'indossatrice che ne indossa i modelli. Addirittura quando la campagna effettivamente non è ancora uscita e la collezione non si sa nemmeno che colori abbia.
E' scontato leggere sul giornale "Tizio uccide ex moglie" piuttosto che “Donna uccisa dall'ex marito”, come se in fondo la donna fosse di proprietà dell'uomo. Allo stesso modo non capita spesso di sentir parlare di “donne omicide” o di donne che si sono difese arrivando ad uccidere, abituati come siamo all'ideale di innocenza, bontà e infinita pazienza che la figura femminile incarna da secoli.
L'autunno è arrivato e con esso Ottobre, mese della prevenzione del cancro al seno. Nastro Rosa e LILT lanciano le nuove campagne di sensibilizzazione e prevenzione ufficiali, e i social network partecipano indirettamente all'iniziativa. Facebook e Twitter diventano mezzi di un passaparola per iniziative virali legate alla sensibilizzazione per la prevenzione del cancro al seno. Tuttavia queste campagne virali richiamano vecchi stereotipi di genere, tanto da sconfinare nel sessismo.
I disturbi del comportamento alimentare come l'anoressia e la bulimia sono sempre più diffusi nella nostra società, ed oggi grazie all'estendersi dell'alfabetizzazione informatica, viaggiano anche via web facendo -purtroppo- nuovi proseliti. Questa è la storia di quattro giovani donne bolognesi (d'adozione n.d.r.), Valentina Fasoli psicologa, Elena Dapporto, dietista, Federica Piccinini, educatrice e Francesca Roma studiosa di semiotica, hanno deciso di affrontare la cosa ad armi pari, creando un blog per combattere i fenomeni dell'anoressia e bulimia.
“Prima le donne e i bambini”: una regola arcaica che individua in noi femmine, e nei più piccini, i primi da mettere in salvo. Vale su una barca se sta per affondare, dovrebbe contare in un Paese in crisi: la bussola andrebbe puntata in direzione del futuro. E le strategie di marketing lo hanno intercettato, vedono quante siamo: donne e giovani, per vendere prodotti, svecchiare partiti, attirare consenso. Siamo tanti e tante, siamo in superficie. Ma rimaniamo dietro le quinte nel teatro del potere e dove si tirano le fila.
L'otto marzo è convenzionalmente il giorno in cui si celebra la Giornata Internazionale della Donna. Storicamente molte sono le versioni per cui si crede si sia arrivati a questa data e a questa celebrazione. Possiamo affermare che prima di essere otto marzo di tempo né è passato. Corinne Brown celebrò il primo Woman's day il 3 maggio, le camiciaie newyorkesi all'inizio del novecento lo celebrarono con uno sciopero lungo due settimane, le operaie tessili catalane organizzando il primo sciopero generale del franchismo, le donne di SanPietroburgo, stanche della prima guerra mondiale lo istituirono scendendo in piazza contro la guerra.
Esclusi in modo categorico gli Eurobond e ogni forma di mutualizzazione del debito (come ampiamente previsto), escluso ogni tipo di intervento a fondo perduto. No, il Recovery Fund non sarà composto da sovvenzioni a fondo perduto, altrimenti sarebbe stato approvato oggi stesso.
Il 25 Aprile è purtroppo una festa che ancora oggi divide invece di unire, lo si deve alla nostra storia patria travagliata ma anche e soprattutto al secondo dopoguerra.
L'iniziativa “Vaccini tra paure e realtà” promossa dall'associazione ‘Minerva Associazione di Divulgazione” e dal blog ‘Bufale un tanto al chilo’, si terrà sabato 21 Marzo alle ore 20.45 presso lasala sala consigliare Cenerini del quartiere Saragozza. Noi de ilbolognino.info segnaliamo ...
Paolo Perini, in collaborazione con Ipn e ilbolognino.info, con questa ultima puntata salutano gli appassionati e gli ascoltatori cogliendo l’occasione per una breve analisi dei fatti politici più importanti che abbiamo seguito in questa Quarta stagione di Fuori Tempi, a cavallo tra la seconda parte del 2014 e il 2015.
Ho scelto per voi di ricordare e di approfondire, come ...