La crisi de Il Manifesto è sia endogena alla struttura stessa del giornale comunista e legata alla crisi profonda della sinistra italiana, sia esogena ad esso, più ampia e riguarda tutto il mondo dell'editoria italiana. Il Manifesto è nato prima come esperienza politica di critica interna al comunismo italiano e al Partito Comunista italiano di Lucio Magri e Rossana Rossanda e altri, poi è diventato un quotidiano di critica radicale al capitalismo e al consumismo. I problemi interni al quotidiano stesso, sviscerati a Bologna, il 25 febbraio scorso in occasione della nazionale dei circoli de Il Manifesto sono principalmente di ordine economico, ma non solo. Il Manifesto è in rosso, ma non stavolta non parliamo di politica...
Il sistema penale italiano, a differenza di quello di molti altri paesi occidentali, tra cui gli U.S.A. (basati però sul sistema di Common Law, dove le sentenze contano più delle leggi), è concepito in modo da escludere il più possibile le vittime dei reati sia in sede processuale che in sede di tutela esterna, per supporti anche solo psicologici o riabilitativi. Questo fatto, almeno per ciò che riguarda i tribunali, è il diretto risultato di una scelta operata a suo tempo dal legislatore, che voleva a tutti i costi evitare valutazioni di tipo "emotivo" (difficilmente apprezzabili, valutabili e prevedibili) in favore di una giurisdizione legata unicamente ad una valutazione tecnica, operata dal giudice secondo le disposizioni della legge...
Sventata la minaccia di SOPA e PIPA, il primo cancellato e la discussione del secondo rimandata a data da definirsi dopo l'accesa opposizione popolare (e il più grosso attacco hacker della storia a firma Anonymous), ecco che 22 stati europei, tra cui l'Italia, firmano ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), un accordo commerciale internazionale fortemente voluto dagli USA che, ancora una volta, minaccia la libertà in Rete.
Martedì 14 febbraio, il Senato si esprimerà in modo definitivo circa un problema spinoso e purtroppo sempre attuale, almeno nel nostro paese: la situazione dei detenuti nelle carceri italiane. Il governo ha deciso di blindare con la fiducia il decreto legge, denominato appunto "svuota carceri", onde evitare ostruzionismi politici di ogni tipo.
A onor del vero, è opportuno sottolinearlo, la Lega da sola ha proposto 600 emendamenti, che ovviamente allungherebbero fin troppo i tempi parlamentari. Giovedì 9 febbraio intanto, la Camera si è espressa con un voto favorevole a questo provvedimento, che permetterà a 3.327 condannati di scontare ai domiciliari l'ultima parte della loro pena, pari a 18 mesi. Tutto ciò però, avverrà solo a patto di aver dimostrato buona condotta e non pericolosità, a seguito di un esame di un magistrato...
Esclusi in modo categorico gli Eurobond e ogni forma di mutualizzazione del debito (come ampiamente previsto), escluso ogni tipo di intervento a fondo perduto. No, il Recovery Fund non sarà composto da sovvenzioni a fondo perduto, altrimenti sarebbe stato approvato oggi stesso.
Il 25 Aprile è purtroppo una festa che ancora oggi divide invece di unire, lo si deve alla nostra storia patria travagliata ma anche e soprattutto al secondo dopoguerra.
L'iniziativa “Vaccini tra paure e realtà” promossa dall'associazione ‘Minerva Associazione di Divulgazione” e dal blog ‘Bufale un tanto al chilo’, si terrà sabato 21 Marzo alle ore 20.45 presso lasala sala consigliare Cenerini del quartiere Saragozza. Noi de ilbolognino.info segnaliamo ...
Paolo Perini, in collaborazione con Ipn e ilbolognino.info, con questa ultima puntata salutano gli appassionati e gli ascoltatori cogliendo l’occasione per una breve analisi dei fatti politici più importanti che abbiamo seguito in questa Quarta stagione di Fuori Tempi, a cavallo tra la seconda parte del 2014 e il 2015.
Ho scelto per voi di ricordare e di approfondire, come ...